L'anagrafe di Zora Von Malice si ferma all'età di 27 anni.
Si risveglia nella condizione di vampiro, in una villa abbandonata e decadente della collina torinese.
Non ricorda nulla e non vuole ricordare.
Si tiene alla larga dagli umani, dai suoi simili, dalla vita.
L'unico elemento di congiunzione tra le sue due esistenze è una chiave che porta al collo, simbolo determinante del suo passato, che si impone di ignorare con dedizione e costanza.
Scavare significa soffrire.
Ma la curiosità avrà la meglio e Zora inizia un percorso di sangue e di omicidi spietati, ignara del conflitto tra l'unico essere che la protegge e la creatura malvagia che sta progettando la sua morte.
La stessa creatura che da anni scuote la città di Torino con efferati delitti.