Orme nella neve. Il rumore di un'auto che si allontana in velocità. Dentro la casa, un silenzio opprimente. Solo un gocciolio, lento e incessante, al di là di una porta. Quando Maggie gira la maniglia, il suono prende colore: suo marito è accasciato sul divano, in un lago di sangue. Di cadaveri come quello, la donna ne ha visti a centinaia nella sua carriera. Non c'è più niente da fare. I suoi occhi studiano la stanza: l'istinto del detective in cerca di indizi. Ma quello che trova è un mistero ancora più inquietante, perché sul pavimento, circondata di fumo, c'è la sua pistola, che poche ore prima aveva riposto sul comodino. Fuori, la tempesta di neve ha cancellato ogni orma. Sembrerebbe un brutto sogno, uno di quelli che costellano le notti di Maggie da un anno a questa parte. E invece è la realtà, peggiore di ogni incubo, perché tutte le prove sono contro di lei. Per questo la donna chiede aiuto all'unica persona di cui si fidi veramente: Jonathan Stride, suo amico e collega da dieci anni al distretto di polizia di Duluth, in Minnesota. Sarà lui, insieme al detective privato Serena Dial, a doverla togliere dai guai, nonostante la versione dei fatti raccontata dalla presunta assassina sia costellata di silenzi sospetti.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 19/10/2019 11:11
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Il terzo romanzo (dei dieci complessivi a oggi) della serie sul detective Jonathan Stride parte da casa sua. Parte da Duluth, città nel nord del Minnesota, la location preferita dalla produzione e dagli sceneggiatori di Fargo.
Se il film dei fratelli Coen del 1996 è ambientato a Minneapolis, la prima stagione della serie omonima allarga le sue maglie nei territori limitrofi. Agente del dipartimento di Duluth era Gus Grimly (Colin Hanks, figlio di Tom), padre single che collaborava con lagente Molly Solverson (Allison Tolman) della vicina cittadina di Bemidji per mettere fine agli omicidi dello psicopatico Lorne Malvo (Billy Bob Thornton) nati dallinaspettata collaborazione con il piccolo assicuratore Lester Nygaard (Martin Freeman).
Il Minnesota a gennaio. La scrittura fluida di Brian Freeman riduce al minimo la descrizione degli ambienti e ci fa viaggiare fra laghi ghiacciati, foreste e pianure innevate, a volte con la carezza di un fioco di neve e altre volte con lirruenza di una bufera. Non ci concede mai cali di tensione e così, partendo dallomicidio di Eric Sorenson e dellingiusta accusa di colpevolezza verso la moglie poliziotta Maggie, con laggiunta del classico bigliettino riportante la scritta So chi è, lindagine prende sentieri inaspettati fra ricatti, violenze sessuali e persino un (abusato) club erotico.
In questo vorticare di personaggi fra Duluth e le Twin Cities, dal broker palestrato Mitchell Brandt (ex fidanzato di una delle vittime) allallampanato e ottuso tenente Abel Teitscher (chiamato a sostituire Stride nelle indagini in quanto personalmente coinvolto), dallaffarista politicante Dan Erickson (che assume Serena, la compagna di Stride, per togliersi dagli impicci) alla ninfomane Sonia Bezac, Freeman gioca con il lato più sensuale della vicenda e ci serve colpi di scena ogni minuto.
Lindagine è condotta non da interrogatori veri e propri quanto da classiche conversazioni informali con testimoni e indiziati. La riuscita di un personaggio longevo come quella del detective Stride è data non solo dal fatto di muoversi attraverso la storia sempre rimanendo scevro di pregiudizi, ma soprattutto dal fatto che questa caratteristica da super partes risalti lungo la storia proprio perché raccontata con lalternarsi dei punti di vista, spesso contraddittori, di tutti gli altri personaggi.
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