Un uomo fugge via e una donna, aggrappata alla sua gamba come una "miserevole appendice", cerca di trattenerlo. E la scena più drammatica del mito di Amore e Psiche, antica storia siriana raccontata da Apuleio nelle sue Metamorfosi. Gli ingredienti della favola ci sono tutti: un re e una regina, una figlia bellissima, Psiche, la gelosia di Venere, l'invaghimento di suo figlio Amore, un incantesimo, la disobbedienza, la fuga e poi le peripezie necessarie all'agognato ricongiungimento. Ma chi è Psiche? Una donna fragile, umiliata, che continua ad amare un uomo incapace di crescere, che la abbandona solo perché si è permessa di disobbedirgli? O piuttosto, suggerisce Eva Cantarella, un esempio di resistenza femminile? Una donna nella quale il desiderio di conoscere la verità sul proprio uomo ha il sopravvento su ogni altro desiderio? L'autrice di una disobbedienza che, alla fine, anziché distruggere la relazione, finisce per trasformarla in una storia reale? Prefazione di Eva Cantarella.
Bella favola, carina, con tanti spunti di riflessione, scorrevole. Ci si possono trarre diversi elementi che hanno ispirato molti classici delle fiabe più moderne. Credo sia anche questo uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita.
La favola di Amore e Psiche
Sara Scarpato - 01/07/2015 14:41
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Bella favola, carina, con tanti spunti di riflessione, scorrevole. Ci si possono trarre diversi elementi che hanno ispirato molti classici delle fiabe più moderne. Credo sia anche questo uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita e da avere nella propria libreria
Sara Scarpato - 07/07/2015 12:21
Sara Scarpato - 01/07/2015 14:41