Il primo di agosto, a Bangalore, quando viene trovato il cadavere di un farmacista. Sembra un caso destinato a essere archiviato in fretta, ma la settimana dopo viene trovata un'altra vittima, che segna l'inizio di una serie di delitti misteriosi, non riconducibili a un codice della malavita né legati tra loro, all'apparenza. L'ispettore Gowda, un uomo dall'intuito formidabile ma ormai disilluso e incapace di adeguarsi alle ipocrisie del sistema, riesce a cogliere uno schema, dietro i delitti, dove nessuno vede niente. Le indagini lo portano a esplorare il mondo dei bassifondi della città, a scoprire attività che si muovono al limite dell'illecito...
La nostra recensione
Tutto inizia con un omicidio a Bangalore... L'India di oggi, sospesa tra modernità e tradizione, raccontata in un noir che toglie il respiro. La ferocia del cuore parla di una città, Bangalore, in cui il protagonista l'investigatore Gowda, vicino alla cinquantina che ha avuto una carriera brillante, ma che ora ha perso un po' del suo smalto. Crede però ancora che alla fine la giustizia trionferà. Al ritrovamento di un cadavere, l'ispettore vede il legame con altri omicidi e pensa quindi che l'assassino possa essere un serial killer. Durante le sue indagini dovrà scontrarsi con la corruzione, non solo politica, e fare anche i conti con la sua vita personale, piuttosto complessa. Questa l'idea di partenza del romanzo. Il rapporto tra l'ispettore e il sottoispettore Santosh stava poi molto a cuore all'autrice, in particola modo per i loro differenti sentimenti: il sottoispettore porta in adorazione Gowda, mentre l'ispettore considera il suo vice ancora un pivello alle prime armi. Descrivere questo tipo di rapporto è stato per Anita Nail molto interessante. La Bangalore descritta nel libro diversa da quella moderna. Anita Nail ha voluto invece raccontare il alto oscuro di questa citt èche crea lo sfondo del romanzo. Il lato oscuro di Bangalore con le sue gang, la mafia, gli affari sporchi della politica. E quando nelle ultime pagine l'autrice ringrazia tutte le persone che l'hanno aiutata nelle sue ricerche, tutti i professionisti che sono stati molto collaborativi, scopriamo che non l'hanno fatto in maniera ufficiale, non con indosso la loro divisa, bensì nel loro privato. La Nail si è anche documentata molto frequentando, ad esempio, la sala autopsie, passeggiando nella notte più oscura nella Bangalore che normalmente mai nessuno frequenterebbe. Dall'autrice di Cuccette per signora un nuovo avvincente libro in cui si riflette tutta la sua sensibilità in un'atmosfera noir. Valeria Merlini