Roma è nelle mani di un killer capace di dare forma al buio. Le sue folli tenebre prendono vita nel rito dell'uccisione, le sue terribili visioni si trasformano in realtà tramite le sue vittime. Perché il mostro non si limita a uccidere: lui plasma, mette in posa, trasfigura ognuna delle sue prede in una creatura mitologica. Lasciando soltanto indizi senza un senso apparente, se non si è in grado di interpretarli. Di analizzare la scena del crimine. E tracciare un profilo. Ma il miglior profiler di Roma, il commissario Enrico Mancini, non è più l'uomo brillante e deciso di un tempo. E la squadra che lo ha sempre affiancato non sa come aiutarlo a riemergere dall'abisso. Mentre nuove opere di quello che la stampa ha già ribattezzato «lo Scultore» compaiono nell'oscura, incantata Casina delle Civette a Villa Torlonia, nel vecchio giardino zoologico e nell'intrico della rete fognaria romana, Mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostrerà come la sfida più angosciante e letale della sua carriera. O addirittura della sua vita.
Bellissimo seguito del primo romanzo, bella trama, bei personaggi e libro molto scorrevole e coinvolgente, mai scontato, banale od esagerato. Le ambientazioni poi sono uno spettacolo come nel capitolo precedente. Finito ieri sera ed oggi in pausa pranzo ho subito iniziato il terzo ed ultimo capitolo della trilogia!
La forma del buio
0410105782624 - 26/05/2017 16:25
5/
5
Questo sì che è un talento.
Già con il suo libro, questo autore mi aveva molto colpito, ma in alcuni punti soprattutto nella parte iniziale era molto lento.
Questo secondo libro è avvincente dalla prima all'ultima parola, bello, intenso.
I personaggi costruiti con cura, ripresi dalla sua prima opera, a cui i lettori si sono già affezionati, tornano con le loro ombre e le loro storie.
A questi vengono aggiunti personaggi nuovi ma mai banali o scontati.
Adesso bisognerà aspettare il nuovo capolavoro.
Francesco Gomba - 22/11/2022 15:31
0410105782624 - 26/05/2017 16:25