E' il Comandante che daàforma alla paura. Governa con mente lucida una corte di mercenari, sbirri corrotti, politicanti spregiudicati. E una bellissima donna senza pietà. Si infiltra nel cuore dello Stato. Coltiva accortamente l'odio. Manipola il terrore vero e quello virtuale. E se un cucciolo del Maggio, un po' sbadato, si innamora della donna sbagliata e rischia di lasciarci le penne, peggio per lui. Ma il cucciolo ha la pelle dura. E un potente alleato. Lupo. Un poliziotto che sta dalla parte giusta. L'uomo che conosce meglio di chiunque altro il Comandante. E non lo teme.
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 16/02/2023 21:38
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Mimmo Rafele è regista e sceneggiatore di serie televisive. l suo esordio nella narrativa avviene con "La forma della paura" (2009, Einaudi), scritto a quattro mani con Giancarlo De Cataldo ("Romanzo criminale", "Suburra").
La banda croata di Pilic, un comandante brutale della guerra in Kosovo, mette a segno una serie di colpi perfetti nella capitale italiana. Un giorno la squadra guidata dal responsabile dell'antirapina Aldo Mastino riceve una soffiata e trucida la banda criminale. Il commissario capo Dantini sospetta che non esista alcun informatore e che invece il commissario capo Mastino passi le informazioni a Pilic per poi dividersi il bottino. Mastino non esiterà a eliminare il collega Dantini e a far ricadere le colpe su Guido, un giovane ereditiere anarchico.
Non se la beve il superpoliziotto siciliano e giramondo Nicola Lupo, amico di Dantini, che torna di fretta dall'Alaska per vendicare la memoria dell'amico scomparso. Il dottor Lupo vuole sradicare le truppe del male: c'è la bassa forza, il secondo livello rappresentato da chi li comanda come Mastino, e poi il terzo livello che è quello del Comandante e il suo network di straricchi cattivi (che specula con le guerre, pratica con la shock economy per dare Forma alla Paura con il solo scopo di costruire il loro personale impero). Dal canto suo Lupo è vicino agli ambienti delle logge massoniche, lui anche lavora per un altro network di straricchi, ma quelli buoni (democratici newglobal che si oppongono al losco piano di re-building denominato Prince of Persia).
Gli autori attingono alla cronaca nera italiana per imbastire una crime-story di fantasia che strizza l'occhio all'hard boiled americano. Il ritmo vertiginoso divora il lettore, così come l'intreccio che si dipana lungo capitoli brevissimi, così come la storia violenta che divora i suoi grigi protagonisti fino a un finale apertissimo. Saremo scontati, ma anche di questo libro vogliamo una serie TV pazzesca, la nostra "The Shield"...
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