1960-1969: anni densi di novità, divertenti, elettrizzanti, proiettati verso il futuro. Non si aspira più a guidare un'utilitaria, si vuole filare su una spider; si è certi che il dialogo tra Kennedy e Kruscev garantirà pace e sicurezza al mondo intero; i ragazzi del baby boom sono ben nutriti, sani e istruiti.Quante risate al cinema con la commedia all'italiana! E c'è chi sogna di scatenarsi in un twist con Catherine Spaak o Stefania Sandrelli!Cambiano i tempi per tutti, persino per la Chiesa. Anche l' ottimismo dei giovani non conosce limiti, ma non ammette smentite.Eppure qualcosa non va. Perché nel luglio `60 la democrazia vacilla? Come mai nella politica, sopito uno scandalo, ne scoppia un altro? Dove sono finite le riforme? Ci si accorge che il paese va in pezzi: nell'ottobre `63 crolla la diga del Vajont; nell'agosto `66 frana Agrigento e, tre mesi più tardi, Firenze è sommersa dall'alluvione; nel gennaio `68 ha inizio la «vergogna nazionale» del Belice. Dietro la facciata di modernità e disinvoltura ci sono un paese fragile, una società divisa, una politica corrotta.E i giovani, inquieti e ribelli? L'altra faccia dei gioiosi anni Sessanta viene messa a nudo con l'esplosione del `68. Dapprima è un botto di vitalità, una protesta forte; poi è il boato della bomba di piazza Fontana a Milano, cui fa seguito, quattro giorni dopo, il «suicidio» di Giuseppe Pinelli. La grande illusione svanisce nel silenzio e nel lutto.Marta Boneschi delinea in queste pagine lo spaccato di un altro decennio della nostra storia recente, attingendo ai grandi avvenimenti della scena mondiale e ai piccoli fatti di cronaca, facendo rivivere personaggi e sentimenti di quei memorabili e ingannevoli anni Sessanta.