Mondadori Store

Trova Mondadori Store

Benvenuto
Accedi o registrati

lista preferiti

Per utilizzare la funzione prodotti desiderati devi accedere o registrarti

Vai al carrello
 prodotti nel carrello

Totale  articoli

0,00 € IVA Inclusa

La legislazione negativa

Patrizia Vipiana
pubblicato da Giappichelli Editore

Prezzo online:
17,99

La definizione kelseniana della sentenza dichiarante l'incostituzionalità di una legge come esplicarsi di attività legislativa «di segno negativo» nonché la definizione sandulliana della suddetta sentenza e del referendum abrogativo come fonti «destinate . . . a operare in modo unidirezionale» mi hanno incuriosita fin dal primo anno di università; successivamente nella mia attività di ricerca sono tornata a meditare su tali definizioni, mentre scrivevo alcuni lavori in tema di fonti del diritto e di giustizia costituzionale. Però solo negli ultimi tempi mi sono soffermata a riflettere se sia configurabile nell'ordinamento italiano la nozione di legislazione "negativa" ovvero "unidirezionale": trattasi di espressioni equivalenti, ma nel prosieguo farò riferimento soltanto alla legislazione negativa poiché risulta un'espressione più perspicua, denotando immediatamente l'aspetto ablativo . Siffatta espressione, invero, designa l'insieme di atti volti esclusivamente a far venir meno una disciplina di rango legislativo, i quali risultano tre: la legge o meglio, come si preciserà nel cap. I, la disposizione legislativa meramente abrogatrice, il risultato del referendum abrogativo favorevole all'abrogazione di una legge e la sentenza della Corte costituzionale dichiarante l'incostituzionalità di una legge: nel presente contesto e nel prosieguo del lavoro il vocabolo "legge" va inteso come sinonimo di atto legislativo, che può essere una legge, sia statale sia regionale, o un atto statale con forza di legge (decreto legislativo e decreto legge). Le tre suddette forme di legislazione negativa risultano di natura diversa (le prime due hanno natura legislativa sia pur con differenze, la terza ha natura giurisdizionale), ma sono accomunate dalla suddetta finalità di caducare una disciplina legislativa. Nel prosieguo parlerò esclusivamente di "legislazione negativa", mentre talvolta si usa (come fa il primo dei due autori citati all'inizio) l'espressione "legislatore negativo" per designare chi adotta atti di legislazione negativa : questa seconda espressione è più appropriata per designare il corpo elettorale che vota in un referendum abrogativo e la Corte costituzionale che pronuncia una sentenza di accoglimento, mentre non è altrettanto appropriata per il legislatore che adotta una disposizione meramente abrogatrice, in quanto egli potrebbe contestualmente approvare un altro disposto volto ad introdurre una nuova disciplina: nella presente analisi il termine "legislatore" va inteso come sinonimo sia di organo (Camere o Consiglio regionale) competente ad adottare una legge (statale o regionale), sia di organo (Governo) competente ad approvare un atto con forza di legge (decreto legislativo o decreto legge), salvo laddove si indichi specificamente il legislatore parlamentare (le Camere). Delle due formule "legislazione negativa" e "legislatore negativo", l'una riguardante l'aspetto oggettivo e l'altra concernente quello soggettivo, è dunque preferibile la prima perché si riferisce direttamente all'attività legiferatrice; tuttavia nel prosieguo si utilizzerà talvolta anche la seconda formula. Il presente lavoro prenderà in esame le suddette nozioni con specifico riferimento al diritto positivo, anche se esse potrebbero essere analizzate altresì dal punto di vista della filosofia del diritto ; inoltre la disamina verrà condotta con esclusivo riguardo al diritto pubblico italiano, sebbene le suddette nozioni siano rinvenibili pure in altri ordinamenti statali . Merita poi precisare che nel prosieguo si parlerà di legislazione negativa riferita al legislatore (inteso come organo adottante atti legislativi) solo per indicare l'adozione di una disposizione legislativa meramente abrogatrice; tuttavia si potrebbe ravvisare la suddetta legislazione negativa anche nella omissione legislativa o nell'inerzia del legislatore, ipotesi rilevanti in correlazione con le sentenze di accoglimento della Corte costituzionale: come si illustrerà nei cap

Dettagli down

Generi Economia Diritto e Lavoro » Diritto

Editore Giappichelli Editore

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 11/01/2018

Lingua Italiano

EAN-13 9788892168336

0 recensioni dei lettori  media voto 0  su  5

Scrivi una recensione per "La legislazione negativa"

La legislazione negativa
 

Accedi o Registrati  per aggiungere una recensione

usa questo box per dare una valutazione all'articolo: leggi le linee guida
torna su Torna in cima