"La lettera scarlatta", pubblicato nel 1850, ebbe una genesi complessa e tormentata. In questo libro, dall'impostazione classica e allo stesso tempo innovativa, Hawthorne, che qui rivela le sue capacità di analisi psicologica, non si limita a dare vita a una indimenticabile rappresentazione dello spirito puritano nell'epoca coloniale in America ma giunge a proporre una liberatoria concezione dell'amore come grande forza creatrice della natura. L'intensa storia della bella adultera Hester Prynne, bollata come peccatrice dai suoi freddi e intransigenti concittadini, si trasforma in vera e propria apologia degli istinti nella scoperta della gioia selvaggia e pura di vivere fino in fondo la propria esistenza, rivendicando il diritto alla passione.