La mano tesa che solitamente indica la generosità di un aiuto nella silloge di Daniele Orso assume simbologie del tutto distanti dal significato tradizionale del gesto. Trovare un denominatore comune che possa generare un filo logico è compito assai arduo, poiché la struttura dell'opera si compone di tredici stanze narrative, ognuna delle quali è caratterizzata da uno stile e da una poetica diversi dalla stanza precedente e della successiva.