Siamo nel 1953 e in una cittadina della Germania dell'Est si avvicina l'esame di maturità per undici ragazzi del Liceo Gustav Adolf. Tra le difficoltà scolastiche, quelle legate all'ingresso nell'età adulta e i primi amori si fa strada una questione più grande: la libertà. La libertà di leggere i libri proibiti, di portare pantaloni che vengono dall'Ovest e anche di poter aderire o meno a un'associazione religiosa. In questo microcosmo scolastico, tra la noia della routine quotidiana e la gioia delle escursioni in barca a vela, si denunciano già i limiti di un progetto socialista che risulta forzato, e la pesantezza delle conseguenze subite da chi, con disarmante semplicità, prova a essere fedele a se stesso e ai propri ideali. Con questo suo primo romanzo Uwe Johnson ci regala una testimonianza della DDR otto anni prima della costruzione del Muro, ma ci pone anche di fronte a temi importanti come il rapporto tra educazione, libertà, religione, tra società e vita privata.