Ponendosi dichiaratamente come eco moderna della "Commedia" di Dante Alighieri, l'opera prende spunto dall'attuale situazione di emergenza sanitaria: il poemetto inizia proprio con la constatazione da parte del protagonista, l'autore, della "noia flemmatica" dei giorni trascorsi in quarantena. Egli si affaccia alla finestra e vede il paesaggio deserto, una pianura ricoperta di sola selva, che al contrario di quella dantesca non รจ oscura, ma "reca gioia". Immerso in questa dolce contemplazione immagina la "festa dei ritorni", quando le persone potranno riabbracciarsi.