Aveva soltanto diciannove anni, Percy Bysshe Shelley, quando scrisse "La necessità dell'ateismo". E per questa `colpa' fu cacciato da Oxford, appena un anno dopo esservi entrato. Quel testo `scandaloso' viene ora proposto per la prima volta in Italia, insieme ad altri tre suoi saggi su Dio e sulla religione. Si possono così riscoprire i sorprendenti e poco noti esordi filosofici, improntati a un approccio rigorosamente umanista, di colui che di lì a poco diventerà uno dei più grandi poeti romantici europei.