"Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" (dalla Prefazione di F. Mauriac)
Libro sensazionale; è capace di emozionare nonostante sia ormai nota a tutti la vicenda dei campi di concentramento. Forte, intenso e coinvolgente, da leggere assolutamente.
La notte
ARNALDO FERRONI - 13/02/2014 22:34
5/
5
Il titolo originale, Un di Velt Hot Geshvign (E dopo venne il silenzio) descrive bene ciò che si prova leggendo questo capolavoro della letteratura della shoah
La notte
Giorgio - 01/06/2013 17:30
5/
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Racconto breve ma di una intensità e crudezza maestosa che non dovrebbe mancare nelle biblioteche di ogni casa, a mio parere consigliabile anche alle scuole, avendo come protagonista il piccolo Elie che si ritrova catapultato improvvisamente in un mondo infernale e abominevole, usando le sue parole, che gli trasforma la vita e l'esistenza rendendo quasi normali gli eventi terribili delle sterminazioni che avvenivano quotidianamente nel campo di concentramento, tra impiccagioni, camere a gas, fucilazioni, e non ultime le umiliazioni.
Un libro che rimane impresso nei cuori e nella memoria, che rende ancora più crudo il racconto a chi come me ha visitato proprio i campi di Auschwitz e Birkenau dove si svolge questa storia.
La notte
Krono - 03/04/2004 22:13
5/
5
Bellissimo libro, che fa comprendere a pieno tutto l'accaduto nei campi di concentramento nazisti.
L'autore, Elie Wiesel racconta di come quando era ancora giovanissimo era stato catturato dai nazisti e inviato nei lager.
Ciò che più colpisce è notare che il ragazzo, col tempo, perde la sua fede.
All'inizio era molto religioso, ma poi cominciò a distaccarsi...
Libro troppo bello, ve lo consiglio!
La notte
luca - 22/07/2003 16:39
5/
5
Di libri sull'orrore dell'olocausto se ne trovano tanti, e per fortuna. significa che l'uomo ha deciso di non dimenticare e di non ripetere una delle pagine più buie di tutta la sua storia. tra questi libri, veri, spiccano alcuni capolavori.
''La Notte'' è sicuramente tra questi, e dopo aver più volte visitato Sighet, paese natale di Wiesel, devo dire che il libro ha assunto un sapore ancora più reale, più crudo, più duro. Bello, bellissimo, da consigliare a tutti, perchè capiscano che il genocidio non è stato solo un brutto sogno, un incubo, ma una disgustosa realtà.
La notte
Anonimo - 08/02/2002 19:03
4/
5
vorrei che tutte le persone che considerano hitler un grand uomo leggessero questo libro.
in queste poche pagine è raccontato tutto il dolore che una persona cosi cattiva e malvagia è stata in grado di infliggere a delle persone innocenti, che avevano l'unico difetto di pensare con la propria testa....in questo libro wiesel è riuscito a raccontare perfettamente il dramma che ha vissuto, tra i tanti romanzi che ho letto questo è uno dei migliori.
La notte
Anonimo - 06/06/2001 00:00
4/
5
il racconto comincia nel 1941, quando elie wiesel aveva 12 anni.dopo aver vissuto del tempo nei ghetti, viene deportato con la famiglia in un campo di concentramento dove perderà sua madre, suo padre e le sue sorelle. liberato dalle truppe americane avrebbe potuto ritornare ad una vita normale ma il suo volto, si accorge, non è più quello di una volta.
Alice Paoli - 12/06/2015 15:37
ARNALDO FERRONI - 13/02/2014 22:34
Giorgio - 01/06/2013 17:30
Krono - 03/04/2004 22:13
luca - 22/07/2003 16:39
Anonimo - 08/02/2002 19:03
Anonimo - 06/06/2001 00:00
il racconto comincia nel 1941, quando elie wiesel aveva 12 anni.dopo aver vissuto del tempo nei ghetti, viene deportato con la famiglia in un campo di concentramento dove perderà sua madre, suo padre e le sue sorelle. liberato dalle truppe americane avrebbe potuto ritornare ad una vita normale ma il suo volto, si accorge, non è più quello di una volta.