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La parrucchiera di Pizzuta - Nino Motta
La parrucchiera di Pizzuta - Nino Motta

La parrucchiera di Pizzuta

Nino Motta
pubblicato da Bompiani

Prezzo online:
16,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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Rosa Lentini ha quarant'anni passati da un po' (anche se nessuno lo direbbe), un matrimonio alle spalle, una figlia e una passione: è una filologa, specializzata su Petrarca, ma la sua carriera universitaria è bloccata da concorsi discutibili. L'estate si avvicina, e Rosa prende una decisione: chiede l'aspettativa e con sua madre, donna Evelina, raggiunge la casa di famiglia a Pizzuta, il suo paese, vicino a Siracusa. Non sarà la solita vacanza tranquilla di mare e spiaggia. Mentre lo scirocco soffia inebriante e stordente, prende forma una piccola ossessione: far luce sul misterioso omicidio di Nunziatina Bellofiore, avvenuto il 7 novembre 1956. Che cos'è accaduto alla bellissima ventenne che aveva aperto da poco un Salone di parrucchiera? A cosa si deve il silenzio che avvolge la sua morte da oltre cinquant'anni? A parte un ritaglio ingiallito, negli archivi non c'è quasi nulla. Per l'indagine che condurrà con sua madre, Rosa ha a disposizione la memoria lacunosa dei coetanei di Nunziatina oltre alle armi della filologia: che insegnano proprio a colmare lacune, esercitare la virtù del dubbio, seguire la "lectio difficilior" anche a costo di mettersi nei guai.

La recensione del libraio

“La parrucchiera di Pizzuta” è un libro scritto in modo splendido, l’ultima fatica del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano che, stavolta, si firma con lo pseudonimo di Nino Motta, nome che coincide con quello del protagonista di un suo romanzo precedente, “Tutti contenti”.
Quarantenne anche se non li dimostra, Rosa Lentini, la protagonista-investigatrice di questo romanzo, oltre a un matrimonio lasciatosi alle spalle e a una figlia, ha una grande passione per la filologia. Specialista di Petrarca, dalla sua Sicilia se ne è andata a Milano, sperando, come tanti in un futuro migliore, adesso però, la sua carriera universitaria sembra essersi arenata: l’esito alquanto discutibile di alcuni concorsi accademici ha fatto capire a Rosa che la misura era colma e che ci voleva un diversivo, per questo si decide a prendere un’aspettativa e, insieme alla madre, donna Evelina, torna alla natia casa di famiglia, a Pizzuta, un paesino vicino Siracusa.
L’estate è alle porte e per la nostra filologa dal carattere irriverente, la scelta di una vacanza tranquilla e rilassante sembra essere la decisione migliore per lasciarsi alle spalle qualche delusione di troppo. È piacente e orgogliosa fin quasi a risultare irritante la nostra Rosa, consapevole della sua bellezza e del suo fascino quando scende in spiaggia passa il tempo a osservare la cellulite delle isolane ventenni, compiacendosi del suo eloquente fondo schiena. Piccolo ma sodo, anche il suo seno è così perfetto da attirare la curiosità di un cameriere ventenne che troveremo a sbirciare nella scollatura di questa insopportabile signora: una donna consapevole della sua non comune sensualità, che ama girare per la sua cittadina natale priva di biancheria intima, quasi a sottolineare che è tornata e che la sua straordinaria femminilità è assolutamente incomparabile con la modesta bellezza delle giovani conterranee.
Di tranquillo però ci sarà poco in questo soggiorno siciliano: complici la curiosità di una mente acuta, che non riesce ad accontentarsi di comode verità superficiali e quello scirocco che soffia inebriante e sorridente, Rosa Lentini inizia a poco a poco ad accarezzare una piccola ossessione: che fine ha fatto quella sua lontana parente, la parrucchiera, appunto, uccisa cinquant’anni prima? Perché nessuno ha saputo risolvere quell’omicidio improvviso e inspiegabile?
Nunziatina Bellofiore era stata uccisa il 7 novembre 1956: nessuno aveva capito cos’era davvero accaduto a quella ventenne fascinosa e bellissima che aveva aperto da poco un Salone di parrucchiera; tutto era diventato presto un misteso e il silenzio aveva continuato ad avvolgere quella morte per i cinquant’anni seguenti. Rosa, a parte l’aiuto dell’arzilla madre e di Drago, un comandante dei Carabinieri in pensione, ha a disposizione ben poco da cui partire: un ritaglio ingiallito, ritrovato in un polveroso archivio e la memoria lacunosa dei coetanei della bella Nunziatina; può sempre contare sulla filologia, però, disciplina rigorosa e severa che insegna a colmare lacune e ad esercitare la virtù del dubbio, sarà proprio con la sua “lectio difficilior” che Rosa Lentini inizierà a dipanare questa fumosa e remota vicenda, anche a costo di mettersi nei guai.
Piacevoli le descrizioni dei luoghi e dei cibi, apprezzabili le digressioni etimologiche che ricordano al lettore l’importanza di usare sempre con cognizione i vocaboli, tuttavia “La parrucchiera di Pizzuta” non convince del tutto: l’autoesaltazione a cui, talvolta si lascia andare Rosa e quel bisogno quasi ossessivo di celebrare e rimarcare la sua bellezza appaiono, almeno talvolta, poco credibili e il lettore non può

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Gialli, mistery e noir , Romanzi e Letterature » Gialli, mistery e noir

Editore Bompiani

Collana Letteraria italiana

Formato Brossura

Pubblicato 07/06/2017

Pagine 224

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788845293146

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