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Descrizione

Cosa fa di noi quello che siamo? Se lo chiede Teresa Ciabatti, donna incompiuta e senza pace, in cerca di un bandolo in quel groviglio di inganni che è stata la sua infanzia. Un’infanzia dorata, in cui lei era la figlia del "Professore", il primario dell’ospedale di Orbetello a cui tutti s’inchinavano. Ma chi era suo padre? Il geniale chirurgo o un calcolatore vendicativo? Attraverso il suo sguardo, osserviamo i dettagli di una vita perfetta: la villa con piscina e bunker, i miliardi, le frequentazioni con politici e massoni. E, all’improvviso, il tonfo: il divorzio dei genitori, i soldi volatilizzati e il trasferimento a Roma, dove Teresa si rifugia nel cibo e negli antidepressivi. Nulla viene taciuto in questa "autofiction" sincera e feroce: un romanzo di rara potenza, che ci auguriamo venga premiato con lo Strega.

«Teresa Ciabatti sa ridere di sé, e sa far ridere gli altri con le sue paturnie, le sue fissazioni, il suo titanismo molto goffo». Corriere.it

«Un romanzo antico e possente, classico, disperato, nobile e duro fino alla spietatezza, che riesce a svelare e mostrarci tutto il dolore dell’essere donna in un mondo che le donne accetta e venera solo se sono belle, magre e ricche». Edoardo Nesi

«Immagini che altri avrebbero inghirlandato, qui scintillano con fuggevolezza spietata, come monete gettate con incuranza al lettore». La Stampa

Teresa Ciabatti, nata e cresciuta a Orbetello, vive a Roma. I suoi romanzi sono: Adelmo, torna da me, I giorni felici, Il mio paradiso è deserto, Tuttissanti. Collabora con "Il Corriere della Sera" e con "la Lettura".

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