Napoli, 1637. Primogenito di una nobile famiglia, Leone Baiamonte ha ventitré anni e la spavalderia di chi può vivere senza dover lavorare. A differenza del padre, astronomo dilettante dedito solo allo studio, Leone non è privo di senso pratico e iniziativa. Ma il giorno in cui scopre che la sua famiglia è finita nelle mani di Giorgio Terrasecca, un usuraio senza scrupoli, è troppo tardi per evitare il disastro. Per quell'uomo, infatti, la rovina dei Baiamonte rappresenta una vendetta lungamente attesa, cui non intende rinunciare. Macchiatosi di una grave colpa nel tentativo di proteggere i familiari, Leone non ha altra scelta che fuggire oltreoceano. Una fuga dolorosa e solitaria, che lo costringe a lasciare la sua futura sposa Lisa, ma che gli offre anche una speranza: in Messico, infatti, uno zio missionario ha scoperto una miniera d'argento e ha invitato il nipote a farsene carico. Il giovane confida così di poter dare sostegno alla propria famiglia. E in fondo al cuore, serba la speranza di riabbracciare la sua amata. Ma il Nuovo Mondo non è il paradiso, e mentre a Napoli i Baiamonte vivono nell'indigenza e il popolo vessato dalle tasse prepara la rivolta capeggiato da Masaniello, nuove peripezie metteranno Leone duramente alla prova. In un'epoca di luci e ombre, una storia di passioni profonde, un'avventura tra due continenti popolata di personaggi indimenticabili.
Che bello leggere finalmente un autore italiano che ti sa affascinare e conquistare fin dalla prima pagina, costringendoti di malavoglia ad interrompere la lettura per le normali attivita' quotidiane! La storia del giovane Baiamonte - in spagnolo "Bajamontes", dove la seconda parte del cognome crea un' assonanza piacevole con il piu' noto Montes, conte di Montecristo - coinvolge fin dalle prime pagine, e quello che potrebbe essere - come negli intenti - l'inizio di una vendetta nei confronti di chi ha vessato la sua nobilre famiglia fino a ridurla in disgrazia, si rivela essere un'amara odissea che da Napoli lo portera' in Messico, alla ricerca di quel riscatto che si rivelera' amaro. Colitto scrive un libro in cui la storia per gran parte del romanzo rimane in sottofondo, e ci riporta alla memoria - a noi che abbiamo superato gli "anta" - un personaggio come Masaniello, che e' stato un'icona storica scolastica, assieme al Balilla genovese del Risorgimento. Il libro e' un film, che speriamo di vedere quanto prima ,il quale si legge tutto d'un fiato, tanto e' fluido e scorrevole. inoltre e' un invito a rileggere Colitto; e non e' poco!
bruno mohorovich - 24/05/2013 16:17