Questo epistolario comico fu pubblicato per la prima volta da Solfanelli nel 1993, fu recensito dalla rivista satirica "Cuore" e ricevette il premio "Città di Torino".
Divertente, scanzonato, satirico, brillante, ironico, contiene riflessioni interessanti sul mondo dell'editoria. Lo schema è molto semplice: gli autori inviano i manoscritti alla casa editrice, Eustachio li legge e giudica quali sono degni di pubblicazione... Ma non sempre l'autore accetta il giudizio! Un libro da leggere tutto in un fiato, da soli o in compagnia, gustosissimo.
Ecco una divertentissima, scanzonata, sorprendente narrazione del mondo editoriale attraverso le lettere degli autori che inviato i loro lavori e le risposte davvero divertentissime che l'editore invia loro. Chi ha lavorato nell'ambiente sa che certe risposte in realtà non si possono dare, tuttavia esiste un carteggio tra Show ed uno scrittore sconosciuto che ricorda un po' le lettere di Eustachio Fecit, a riprova che tutto è possibile...
Tra le righe di Eustachio traspare una feroce critica al mondo editoriale, incentrato sulla tristezza dell'autore per l'esistenza del malcostume delle raccomandazioni, della "mediazione culturale" e dell'arroganza... Un libro da leggere divertente ma serio.
La posta di Eustachio
Coriasco Annarita - 22/10/2012 17:14
5/
5
Eustachio Fecit è il "lettore" ipotetico di una casa editrice. Ecco una selezione, attraverso la lettera dell'autore e la risposta del lettore, di esilaranti racconti da non scrivere! Divertentissimo e con una piccola aggiunta alla fine, è la riedizione del libro edito da Solfanelli nel 1993 e recensito da "Cuore".
Coriasco Annarita - 17/11/2012 11:21
Coriasco Annarita - 22/10/2012 17:14