Mondadori Store

Trova Mondadori Store

Benvenuto
Accedi o registrati

lista preferiti

Per utilizzare la funzione prodotti desiderati devi accedere o registrarti

Vai al carrello
 prodotti nel carrello

Totale  articoli

0,00 € IVA Inclusa

Bea è nata invisibile, nascosta al mondo e alla sua famiglia dalla durezza della vita rurale lucana degli anni '40. Ultima di sei figli, trascorre la sua esistenza incasellata nello stringente e silenzioso sistema sociale del Sud Italia, in attesa di un matrimonio combinato, con un ragazzo che non la ama e che lei non vuole ma con cui costruirà un'amicizia destinata a durare nel tempo. L'unico sollievo ad una vita di frustrazioni sono i fugaci incontri con la bisnonna Nena e l'amore per Amedeo, l'uomo sposato con cui fuggirà alla ricerca di una vita nuova, senza costrizioni. Finalmente insieme, sullo sfondo della Torino degli anni '60, incontreranno il degrado delle periferie ma anche lo sfarzo e lo splendore del centro cittadino, sognato da dietro una vetrina, la fame ma anche volti amici, passione e tanta povertà, provando a costruire il loro futuro e fuggendo da un passato scomodo, che ritornerà a bussare alla loro porta. Un racconto duro, a tratti spietato, la biografia di una donna in cui emergono diversi temi sociali e la forza di restare sempre aggrappati alla vita.

Dettagli down

Generi Gialli Noir e Avventura » Narrativa di Avventura » Storie di guerra , Cinema e Spettacolo » Teatro » Tecniche di recitazione , Romanzi e Letterature » Avventura » Romanzi contemporanei

Editore Elison Publishing

Formato Ebook con Adobe DRM

Pubblicato 02/02/2021

Lingua Italiano

EAN-13 9788869632570

1 recensioni dei lettori  media voto 4  su  5
Scrivi una recensione
5 star
0
4 star
1
3 star
0
2 star
0
1 star
0
La ragazza resiliente kahlenberg.1683

-

voto 4 su 5 La ragazza resiliente è la seconda opera della scrittrice Lucia Maitino, dopo il suo appassionato diario `Namm naa, Yeral Fall, che narrava della sua esperienza come volontaria cooperante in Senegal. Ho avuto modo di conoscere anni addietro Lucia, non mi ha stupito quindi la sua scelta di narrare povertà, violenza, soprusi e capacità di combattere, resistere ed a volte vincere. Il libro narra delle vicende di una donna del sud Italia, Bea, che fugge dal proprio paese, coacervo di ignoranza ed immobilismo, con colui che ritiene luomo della sua vita e delle seguenti vicissitudini proprie e della famiglia che nasceranno da questo suo gesto. Un gesto che voleva essere un inconsapevole moto di ribellione spinto dallamore e dal quale scaturiranno in cascata tutti gli eventi a seguire. Lautrice si attiene al meccanicismo come moto di ogni evento, legando Bea a doppio filo alle conseguenze delle proprie scelte. Aggiungerei come quelle di chiunque e di come esse vadano a subordinare le scelte altrui. Maitino utilizza una prosa asciutta, restando coerente al personaggio, la cui istruzione è figlia del periodo per chi appartenga alle classi meno abbienti e per la zona da cui la protagonista stessa proviene: un fardello che potrebbe spezzare chiunque tranne Bea . Colpisce l'idea della scelta di fuggire dall'inferno con l'intento di raggiungere il paradiso, solo per scoprire che il luogo dal quale volevi fuggire è quello nel quale sei andato, portandoti appresso quello che credevi un angelo, sdoppiato nel proprio opposto. Inoltre, ho trovato effettiva la capacità della scrittrice nel descrivere di descrivere un mondo che, vista letà, non ha mai vissuto ma che io ricordo, per quanto fossi piccolo - le gite al Valentino, la lista dei gelati, i colori dei vestitini `buoni mi hanno tratto in una spirale temporale retrograda - . Lucia Maitino ti trascina in una caduta che sembra non avere fine, con la possibilità di emergere solo per essere inabissati ancora di più. Riesce a mettere a nudo l'umanità, la carnalità, i possibili errori e la terrificante forza della protagonista/narratrice del racconto. Dipinge i torinesi con il giusto distacco, descrivendoli per quello che sono, persone che freddamente fanno anche del bene, oltre al male, senza mai provarne alcunché se non l'idea di avere fatto 'il proprio dovere'. Oserei dire senza acrimonia, anzi: pare che gli abitanti della città sabauda siano fantasmi che appaiono per far accadere gli eventi susseguenti. E un mondo reale, quello disegnato dallautrice, crudelmente reale, in cerca di riscatto a dispetto della soverchiante violenza che sembra abbattere, ondata dopo ondata, la resilienza della ragazza. Concluderei dicendo che ` La ragazza resiliente narra una sfida allUniverso intero, dove lUniverso stesso, talvolta, giunge in soccorso solo per porti unaltra sfida, ancora più terribile, ancora più forgiante.

Accedi o Registrati  per aggiungere una recensione

usa questo box per dare una valutazione all'articolo: leggi le linee guida
torna su Torna in cima