Grazie al suo impegno e alla sua determinazione, il giovane mago Lorkin è riuscito a conquistare la fiducia delle Traditrici di Sachaka e le ha convinte a condividere con lui il loro segreto più prezioso: l'incantesimo per creare pietre magiche. Eppure tutto ha un prezzo: in cambio di un simile privilegio, la regina delle Traditrici chiede a Lorkin di andare, come loro portavoce, nel regno di Sachaka e di stringere un patto con le Terre Alleate. Tuttavia, non appena arriva a corte, Lorkin viene rinchiuso in prigione, destinato a rimanervi finché non si deciderà a rivelare ciò che ha scoperto. Il mago non ha nessuna intenzione d'infrangere il suo giuramento, perché ha capito che il re vuole usare quel sortilegio proprio per eliminare le Traditrici. E si trova quindi di fronte a una scelta drammatica: piegarsi al volere del re e condannare le Traditrici a morte certa, oppure restare fedele agli ideali della Corporazione dei maghi e affrontare la giustizia di Sachaka?
Finalmente questa trilogia è finita. La storia di Lorkin in particolare è scontata, noiosa e per nulla accattivante. Non posso credere di aver buttato via così i miei soldi. Al confronto la prima trilogia, che tutto sommato era abbastanza carina, si può considerare un capolavoro. Quest'ultimo libro, quasi alla pari con quello precedente, l'ho trovato terribilmente vuoto, pesante e con un finale terribilmente ovvio (fin da La spia dei maghi). Anche se, come per i primi due, parlo principalmente dell'avventura tra le Traditrici, la storia di Lilia è molto più interessante e meglio costruita. A mio giudizio appare evidente che Kyralia e i suoi emissari non sono stati onesti nella loro alleanza con Sachaka, altrimenti avrebbero avvertito il suo sovrano. Ogni loro proposta di amicizia era una menzogna. Le Traditrici si sono dimostrate delle vere fanatiche: indebolendo e condannando sempre più alla fame il loro stesso paese per poter prendere più facilmente il potere, e nella realtà portare via la terra anche ai nobili che non hanno combattuto con gli avversari non sarebbe solo ingiusto ma anche politicamente molto stupido. Per non parlare del tentativo patetico e ridicolo di ribaltare il ruolo di Re e Regina. Uno scambio dei loro ruoli in una società matriarcale è più che possibile, ma non nel modo esposto dall'autrice. E come avranno fatto i maghi di Sachaka a dimenticare l'uso di queste pietre magiche? Com'è possibile che non ne abbiano alcuna memoria! All'inizio della prima trilogia la Corporazione non praticava la magia nera da secoli eppure se ne ricordava, era conscia della sua esistenza. Una cosa altrettanto strana è che, in tutti i libri, appare chiaro che Kyralia e Sachaka sanno pochissimo luna dell'altra, come se fossero due realtà lontanissime. Eppure sono confinanti!
La regina dei maghi
Elisa Cavandoli - 18/06/2013 17:18
5/
5
Siamo nel capitolo finale della trilogia dedicata al giovane Lorkin e alle maghe Traditrici, che fa parte della magica
saga con protagonisti la corporazione dei maghi, gli ambascitori in terre straniere, i Ladri e le Terre Alleate.
Il giovane Lorkin si è unito alle maghe Traditrici, e con loro prende parte alla battaglia che cambierà per sempre
la vita delle Terre Magiche.
La battaglia finale per liberare le terre dagli Hasaki e dalla schiavitù, permettendo ai servi di essere uomini liberi
e lasciare libera la magia di scorrere senza preclusioni di classe sociale.
Riusciranno le Traditrici a vincere la loro battaglia? E sopratutto, come reagirà la maga nera Sonea a sapere che suo figlio
si è unito alla battaglia?
Vi consiglio di leggere il libro per sapere come si concluderà questa avventura.
Non dimentichiamoci poi della corporazione dei maghi, anche loro hanno i loro problemi con la roet che viene commercializzata
illegalmente tramite un Ladro, la continua battaglia del nostro amico Ladro Cery per sconfiggere il suo avversario, e
ora che ha dalla sua parte anche quella temeraria di sua figlia forse le cose si concluderanno.
Sopratutto perchè l'intrepida Aniy ha come amica speciale la giovane Lilia, maga novizia della corporazione che ha appreso
da un libro la magia nera, e ciò la rende più forte di un semplice mago.
I colpi di scena non tarderanno ad arrivare, e io cerco di non svelarvi niente per non rovinarvi la lettura.
Se posso azzardare un commento personale, si sa che mi sono appassionata molto a questa saga, ma ho avuto modo negli ultimi
libri di apprezzarli anche per la chiave "moderna" che ne traspare. Siamo si in un epoca dove si viaggia con le carrozze, ma
non per questo l'autrice si lascia sfuggire la possibilità di trattare con naturalezza temi quotidiani come l'amore tra uomini
o tra donne, come quest'ultimo libro conferma. Sono sempre dell'idea che l'amore non ha sesso, e per fortuna l'autrice
è d'accordo con la mia convinzione e cerca di trattarlo in modo leggero ma come se fosse ordinaria normalità, mi piace!
Leggendo poi tra le righe, e questa è sempre una mia personale idea, il titolo del libro " La regina dei maghi " è riferito
certo alla regina delle Traditrici, ma io riesco a leggere anche un significato più ampio, la " Regina" di cui si parla è
la "Libertà". Libertà di vivere, libertà dalla schiavitù, libertà di scegliere chi amare, libertà di decidere quale strada
intraprendere... e ritengo che questo sia un tema molto attuale, tanto lontano, ma anche tanto vicino a noi.
Buona lettura a tutti!
Alessandro - 03/02/2018 22:01
Elisa Cavandoli - 18/06/2013 17:18