Appena uscito dal carcere dov'era finito per una storia di droga, il giovane e smarrito Leonardo Villalba deve affrontare il lutto per l'improvvisa morte dei genitori e sostenere da solo l'impegno, a lungo eluso, di una maturazione che lo costringe innanzi tutto a fare i conti con il proprio passato. Lottando per liberarsi dal gelo interiore che lo paralizza, così come ha paralizzato i sentimenti dei membri di tutta la sua famiglia, Leonardo trova uno specchio del proprio conflitto interiore nelle fiabe dell'infanzia e nella letteratura fantastica che ancora tanto lo affascina. In particolare, s'immedesima nella fiaba di Andersen, dove la Regina delle Nevi rende schiavo il piccolo Kay insinuandogli nel cuore un cristallo di ghiaccio che lo sottomette alla Ragione Fredda. Dapprima riluttante ad accettare materialmente e simbolicamente l'eredità tanto difficile dei Villalba, ma via via sempre più coinvolto nelle misteriose relazioni che hanno segnato la storia della sua ricca e tormentata famiglia, Leonardo porta alla luce un vero patrimonio di scritture ed esperienze che hanno segretamente legato suo padre a Sila, la donna amata per tutta la vita. Intorno all'enigmatica e intensa personalità di Sila si svolge il filo dei ricordi di Leonardo, intrecciandosi con la trama delle sue letture: il regno del "c'era una volta" gli regala preziose formule d'indignazione per forzare il mistero delle sue origini, fino al momento in cui incontra Casilda, una scrittice che ha acquistato l'antica villa dove egli ha passato l'infanzia. Sarà Casilda, signora dei miti familiari e letterari che hanno nutrito Leonardo nel bene e nel male, a risolvere felicemente la ricerca nel passato e ad aprirgli un futuro per sempre libero dal dominio della Ragione Fredda.