Colin è un giovane parigino ricco e annoiato. Passa il tempo dedicandosi a ricette inverosimili, strimpellando bizzarri strumenti di sua invenzione, bighellonando con Chick - il suo migliore amico - un ingegnere spiantato e sperperone che ha uno strano pallino: collezionare le opere di Jean-Sol Partre. Poi, nella vita del signorino entra, in modo esplosivo, l'amore. L'incontro con la bella Chloé è un colpo di fulmine: decidono di sposarsi nel giro di pochi giorni. Al ritorno dal viaggio di nozze, Chloè si ammala. Nei suoi polmoni si annida un male terribile, fatica a respirare. Mentre il tempo va sempre più veloce, e l'appartamento dove vivono, inizialmente di dimensioni faraoniche, si fa sempre più stretto...
è feroce, è dolce, è disperato. Parla d'amore, ma anche di libertà. è una forte denuncia rivolta alla società, alla cultura che diventa monomania, alla religione che si trasforma da consolazione a derisione. Tanto attuali lo spettro della disoccupazione e la discriminazione, il poco rispetto verso il prossimo denunciato nelle scene della fabbrica e del colloquio di lavoro impossibile. Attraverso il surrealismo, Vian ci mostra una lucida realtà con la semplicità della fiaba, ci descrive la morte con battute che ci fanno sorridere e piangere al tempo stesso.
Un libro fondamentale, se si ama riflettere.
Anonimo - 22/11/2004 13:56