C'è un falso mito nella nostra società che deve essere sfatato. È l'idea apocalittica che sia in corso una crisi d'autorità che ha portato la democrazia all'eccesso, avvelenandola. Come se la democrazia, per funzionare, avesse bisogno di un principio d'ordine autoritario. Marco Marzano e Nadia Urbinati rispondono con l'acuta descrizione di un modello orizzontale di società, in cui non esistono gerarchie di valori e non c'è devozione nei confronti di alcun potere autoritario: "L'opposto di questo quadro di comandanti, che sanno decidere per tutti senza dover rendere conto a chi ha bisogno di loro, è la società orizzontale, la società degli eguali". Ma la società orizzontale è molto più che una teoria: lo sviluppo della società orizzontale è un processo già in atto. Con una dettagliata indagine sociologica, i due autori analizzano le sfere strutturali della società, quali la religione, la politica e la famiglia, e vi individuano la tendenza a costituirsi secondo un'eguaglianza reale dei diritti e delle opportunità. E al posto di un principio d'ordine gerarchico il motore della comunità diventa la diversità, un elemento che non omologa e non divide, ma piuttosto unisce e pluralizza. Nella società orizzontale tutti sono usciti dallo stato di minorità e per questo possono essere cittadini autenticamente liberi ed eguali.