Un ragazzo, sceso nella stazione del mondo con la valigia più scassata che si possa immaginare dentro vi erano disseminate in maniera sgangherata la bruttezza fisica e l'incapacità mentale riesce a superare l'impasse esistenziale avvicinandosi al mondo dei libri. Così, come per magia, il bello che giorno dopo giorno assimila tramite le letture e l'interesse per le scienze, per l'arte, etc. si trasferisce sulla sua persona. È così che, il brutto anatroccolo, grazie ai libri e alla cultura, accede al mondo dei cigni. Avviene una clamorosa trasformazione che porta il personaggio a diventare un campione del sapere e un idolo del cinema. Purtroppo, quando la patologia del gioco d'azzardo si impossessa di Geq questo è il nome del protagonista si ha l'esatto processo contrario: il ritorno al vecchio status. Era giunto nel mondo che sembrava una mosca caduta nel latte. Nonostante fosse riuscito a venirne fuori, ci ricadde.
Il libro ricorda leroismo invitto che pervadeva le pagine di un altro suo romanzo, Sono tornati i Braccialetti rossi. In La stella di Geq, Parisi disegna un personaggio che cerca il suo posto nel mondo, e ci riesce bene.
giorgiaconti097 - 27/05/2019 13:42