Due giovani romani, il centurione Giustiniano e il chirurgo Flavio Aquila, di stanza nei pressi del Vallo di Adriano, cercano di difendere il condottiero Carausio dalla congiura ordita dal perfido Alletto. Carausio ha governato l'isola con equità e senso di giustizia, ma quando i congiurati lo assassinano, tutto cambia e il sangue non cessa più di scorrere, impetuoso come le acque della Manica. Dalle bianche scogliere a sud della Britannia si scorgono già le vele imperiali. L'invasione è alle porte. Una terribile guerra civile sta per esplodere nel cuore dell'isola... Età di lettura: da 12 anni.
Sutcliff ci riporta ancora nella Britannia romana, seguendo le vicende dei discendenti di Marco. Ma ora tutto è cambiato.
Il mondo romano si è indebolito, sempre più instabile e minacciato. I barbari non sono più unombra minacciosa oltre solidi confini, ma una vera piaga che imperversa per limpero, saccheggiando e distruggendo. Mentre i cosiddetti imperatori romani lottano e complottano gli uni contro gli altri.
Lautrice rende molto bene questa situazione attraverso unambientazione cupa e decadente. La Britannia di questo secondo capitolo è una terra che sanguina, minacciata dai predoni del mare e in contrasto con il resto dellimpero.
Lo sviluppo della trama invece non mi è piaciuto gran che. Sebbene ricalchi grandi eventi realmente accaduti sembra farlo in modo troppo semplicistico e con momenti decisamente inverosimili.
Tra i tre libri della trilogia è quello che mi è piaciuto meno.
Linterpretazione della figura di Carausio è molto interessante.
Da questa parte della Manica normalmente lo si considera lennesimo imperatore romano mai riconosciuto, lennesimo ufficiale che cerca di ritagliarsi il suo dominio, niente di più.
In queste pagine emerge chiaramente che oltre la Manica potrebbe godere di tuttaltra considerazione. Per i britannici potrebbe essere, e per alcuni probabilmente lo è, un campione antico della loro indipendenza.
Ma sarà vero? Ambizioso approfittatore o liberatore? O magari entrambi e nessuno dei due. Tutto varia a seconda dei punti di vista.
Lunica esagerazione è stato parlare, allinizio del libro, di Carausio come di un imperatore riconosciuto come tale dai suoi colleghi dellepoca (i tetrarchi), cosa mai avvenuta.
Alessandro - 18/08/2018 23:27