In questi ricordi, pubblicati in francese a Parigi nel 1923, scorre una rievocazione della figura e della personalità di Lev Nikolaevic Tolstoj, che è un ritratto di interni: universo di una numerosa famiglia, eden di uno scrittore privilegiato che pur seppe più di ogni altro essere la voce e l'interprete del popolo russo e delle sue sofferenze. Una manciata di memorie, una 'verità' che si affianca alle testimonianze degli altri fratelli, diario intimo che svela l'eterno conflitto padre-figlio e l'ansia della ricerca del proprio ruolo. E gli occhi sono quelli di Lev, il quartogenito.
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo