A Walnut Creek, tranquilla cittadina della California, una studentessa viene ritrovata sgozzata, la lingua tagliata e le labbra cucite con del filo da sutura. Il capitano Jeffrey Coleman del dipartimento di San Francisco, poliziotto tenace e ostinato, credente in Dio e nel suo intervento salvifico, sarà chiamato a fare i conti con altre morti atroci, che lo getteranno in uno stato di profonda prostrazione fino a fargli smarrire la via della fede. Una via che si intreccerà fatalmente con un'altra: la via del silenzio. Una lunga scia di sangue ad opera di uno spietato serial killer che pratica mutilazioni post mortem sui corpi delle vittime, attraverso un rituale dal significato criptico che affonda le radici in un passato lontano. Chi è il mostro che riduce al silenzio delle giovani donne senza lasciare tracce? E qual è la pulsione che lo spinge a uccidere? Domande senza risposta, perché è impossibile catturare uno spettro.
"La via del silenzio" ha catturato la mia attenzione fin dalle prime pagine e mi ha tenuto con il fiato sospeso fino alla risoluzione del caso. Cosa mi ha conquistato? La trama. Appena ho letto il modus operandi del killer non ho potuto resistere e mi sono immersa nella lettura di questo libro (sì, mi piacciono le cose un po' macabre ). Una nota di merito agli autori per avermi portato a sospettare di tutti tranne il vero colpevole (e non è poco mettermi in difficoltà su questo!). Il mio consiglio è di fare spazio in libreria a questo titolo perché soddisferà anche i più esigenti in fatto di thriller!
datemidaleggere - 10/03/2021 13:40