Da sempre l'uomo va alla ricerca del senso
della vita e della felicità, ma qual è il
segreto per trovarli? La risposta di Osho a
questa domanda suona densa di signifi cato:
la via da seguire non passa per l'accumulo
di cose, ricchezze o esperienze, perché la
vita stessa è già in sé il dono più grande che
ci sia mai stato fatto, e se siamo qui non
è certo per merito nostro. L'esistenza è un
dono divino e per questo il nostro atteggiamento
nei suoi confronti deve essere quello
del Baul, il "folle", che simile a un bambino
vive cantando e danzando, celebrando
la realtà per quella che è, fi no in fondo. Il
Baul accoglie ogni aspetto del reale perché
Dio è in ogni cosa, dalla più umile e degradata
alla più nobile, nel fi or di loto come
nel fango che lo genera, nel vento, negli alberi
e nelle nuvole. Il Baul non ha bisogno
di templi e chiese per adorare Dio perché
la sua è la religione dell'amore. Non ci saranno
allora obiettivi da rincorrere, ideali o
concreti, perché possiamo trovare la piena
felicità solo dentro di noi, nell'armonia con
noi stessi e con il mondo. Amore e meditazione
sono gli strumenti che Osho ci indica
per vivere una vita autentica e consapevole,
libera dalle schiavitù e dagli schemi che il
mondo e la società ci impongono.
Osho è nato a Kuchwada l'11 dicembre 1931 ed è stato uno dei più grandi maestri spirituali orientali. Il suo nome di nascita è Chandra Mohan Jain che modificò ufficialmente in Osho Rajneesh il 7 gennaio 1989. Conosciuto come “solo” Osho, ebbe una carriera accademica in ambito filosofico notevole finché non decise di abbandonarla per dedicarsi totalmente al mondo spirituale, divenendo uno dei più grandi maestri.
Alla base del suo pensiero vi sono l'amore e la libertà che confluiscono e