Torino e Parigi, fine gennaio. Nella morsa del gelo - siamo nei "giorni della merla", i più freddi dell'anno - matura in poche ore una tragedia d'amore. La protagonista di questo nuovo romanzo di Gianni Farinetti, una passione impossibile, è costantemente celata: dalle parole non dette, dall'insidiosa omertà degli affetti, dalla nebbia. Ed è proprio la nebbia che fissa in queste pagine il luogo, e lo stato d'animo, dove il destino si compie, una nebbia solcata da lampi, da rivelazioni raggelanti come brividi. Si procede così, per segreti svelati fino al sorprendente e crudele finale con un dubbio, un'ipotesi: che tutti gli amori siano impossibili. Ancora una volta Farinetti seziona l'ambiguità dei sentimenti, la loro forza e insieme la loro labilità, e ci dà una nuova, affascinante figura femminile, Bianca, al centro della vicenda. Intorno al mistero di una sparizione, annaspano i personaggi, cercando di tenersi ancorati - fragili vie di fuga - alle consuetudini o alle contingenze: la scelta di un vestito per una "prima" di Traviata, le riflessioni di due anziani amici nelle strade di Torino (la più inafferrabile delle città italiane), la nervosa ricerca di una collezione trafugata di disegni neoclassici. E ciascuno è vinto dal proprio demone: il rimpianto, la colpa, la paura di non sapere più amare o di non aver voluto amare. Tra una Parigi acquea e una Torino notturna, Farinetti prosegue la sua personale saga familiare: a nuove entrate si uniscono i volti conosciuti e amati nei precedenti romanzi: i Guarienti e i Lauriano (e la temibile Usuelli questa volta tutta in shantung rosso bandiera) di "Un delitto fatto in casa", o il disincantato Charles de "L'isola che brucia", ripresi, come dall'alto, in un loro privato girotondo nel quale si consuma un enigma di natura, e non potrebbe essere altrimenti, squisitamente umana.
Finalmente un libro scritto da una persona che sa scrivere, una persona che ha una storia di buone letture, uno di quelli che non si inventa. Libro di immagini e di sensazioni. Sottilmente snob, forse, ma bellissimo.
Lampi nella nebbia
Anonimo - 26/05/2001 00:00
4/
5
Bello, crudele, con una città raccontata benissimo. Bravo!
Lampi nella nebbia
Anonimo - 25/01/2001 00:00
1/
5
Trama inconsistente. Inutile elenco di vie torinesi. Approfondimenti psicologici elementari. Non male l'immagine decadente del gruppo di personaggi.
Lampi nella nebbia
Anonimo - 18/12/2000 00:00
5/
5
Ho letto su questo sito l'intervista a Gianni Farinetti (che non conoscevo) e ho letto Lampi nella nebbia: che magnifica sorpresa! Un romanzo molto coinvolgente, misterioso, con personaggi straordinari e dialoghi veramente godibili (rari nel panorama italiano). Corro a cercare i precedenti romanzi di Farinetti e grazie per l'indicazione.
Lampi nella nebbia
Anonimo - 13/12/2000 00:00
5/
5
Il più bel regalo di Natale che si possa fare
Lampi nella nebbia
Anonimo - 11/12/2000 00:00
5/
5
Ogni volta Farinetti sa stupire con nuove storie. Questo romanzo mi sembra il suo più bello, più sentito e maturo. Da consigliare non solo ai torinesi, proprio per gustare l'atmosfera notturna e nebbiosa di - come dice l'autore - questa inafferrabile città.
Anonimo - 07/10/2003 14:38
Anonimo - 26/05/2001 00:00
Bello, crudele, con una città raccontata benissimo. Bravo!
Anonimo - 25/01/2001 00:00
Trama inconsistente. Inutile elenco di vie torinesi. Approfondimenti psicologici elementari. Non male l'immagine decadente del gruppo di personaggi.
Anonimo - 18/12/2000 00:00
Ho letto su questo sito l'intervista a Gianni Farinetti (che non conoscevo) e ho letto Lampi nella nebbia: che magnifica sorpresa! Un romanzo molto coinvolgente, misterioso, con personaggi straordinari e dialoghi veramente godibili (rari nel panorama italiano). Corro a cercare i precedenti romanzi di Farinetti e grazie per l'indicazione.
Anonimo - 13/12/2000 00:00
Il più bel regalo di Natale che si possa fare
Anonimo - 11/12/2000 00:00
Ogni volta Farinetti sa stupire con nuove storie. Questo romanzo mi sembra il suo più bello, più sentito e maturo. Da consigliare non solo ai torinesi, proprio per gustare l'atmosfera notturna e nebbiosa di - come dice l'autore - questa inafferrabile città.