Luglio 1809. In marcia da Lisbona verso Madrid, accanto alle truppe spagnole che si rivelano sin dal primo istante avide e inette, i soldati inglesi guidati da Sharpe vengono aggregati al battaglione di Sir Henry Simmerson. Nominato colonnello della milizia, privo di qualunque esperienza militare, è tronfio, saccente e severo con i suoi uomini fino a sfiorare, e talvolta varcare, la soglia del sadismo. Peccato che abbia dalla sua potenti alleati politici. Sharpe, come sempre testardo, orgoglioso e intrepido sino alla sconsideratezza, entra subito in conflitto con due protetti di quest'ultimo, e a complicare le cose ci si mette anche un'affascinante dama al seguito delle truppe. Durante l'avanzata, Sharpe si distingue in una brillante azione che gli vale la promozione a capitano. Simmerson, però, che nella stessa operazione ha perso la bandiera, disonorando così il battaglione, chiede a Londra l'annullamento della promozione e l'immediato invio di Sharpe nelle Indie Occidentali. In pratica una condanna a morte, viste le condizioni di quelle remote guarnigioni. L'unica speranza per lui è compiere un'impresa tanto eroica da annullare l'ostilità di Simmerson: impadronirsi di una delle aquile bronzee che Napoleone in persona ha consegnato ai battaglioni francesi, un'azione temeraria che, prima di lui, nessuno ha mai osato...
Allorizzonte si profila unaltra delle grandi battaglie di Arthur Wellesley e con essa una nuova ardua impressa per Richard Sharpe. Lufficiale dei fucilieri, circondato da nemici di ogni tipo, è ancora una volta costretto impegnarsi in una missione impossibile.
Una storia che scorre molto velocemente, mai monotona e con unottima ricostruzione della prima e difficile campagna di Wellesley in Spagna e della sanguinosa Battaglia di Talavera, in cui lautore sottolinea le differenze tra le tattiche britanniche e quelle francesi. Sebbene, tanto per dire, più che per i loro ideali i francesi potevano mettere in campo vaste armate grazie alla leva militare obbligatoria.
Ha un che di comico che in ogni libro della saga Sharpe abbia a che fare con una donna diversa, con cui in modo o in altro va sempre a finire male. Un circolo vizioso che spero si spezzi prima di diventare troppo ripetitivo.
Decisamente un buon libro. Indeciso tra quattro e cinque stelle.
Alessandro - 09/12/2018 15:34