Nelle "Confessioni", un libro antico e nuovo, Agostino, a metà della propria vita, si volta indietro e ricorda gli affetti e le inquietudini, i fallimenti e i doni ricevuti, la memoria di sé e quella di Dio in un mondo, quello fra IV e V secolo, attraversato da rapidi e violenti cambiamenti. Questo testo è un film interiore, un romanzo di grande tensione poetica e mistica: al centro è la responsabilità, l'appello a prendersi cura degli altri, di sé e delle cose, in vista di quella pace che è somma di ogni bene.