Lazar' Iosifovi Lindt, nato nell'anno che apre il '900 in un oscuro villaggio ebreo, compare a Mosca nel '18 con nient'altro che un quaderno logoro e la testa infestata dai pidocchi. Mente straordinaria, destinato a un brillante futuro da luminare della scienza, figura contraddittoria divisa fra la razionalità, l'impossibilità di vivere i sentimenti più profondi e il potere derivante dai privilegi che gli verranno concessi in virtù del suo genio, nella sua vita eccezionale incrocerà il destino di tre donne la moglie del suo mentore universitario, da lui amata senza speranza, la giovane sposa strappata alla propria esistenza dal matrimonio forzato e la nipotina orfana e grande promessa della danza in una saga di amore, perdita e talento che abbraccia la storia russa del XX secolo, dagli ultimi anni dell'Impero zarista al decennio successivo al crollo dell'URSS passando per la rivoluzione bolscevica e l'epoca del potere sovietico.