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Le mele di Kafka, il libro di Andrea Vitali, come al solito prende le mosse da Bellano, il paesino sul lago di Como dove Vitali è nato e vive. Anche stavolta, per divertire il suo pubblico adorante, Vitali ambienta la storia in un altro tempo, cioè alla fine degli anni Cinquanta, epoca in cui forse era più facile prendere la vita meno sul serio ma anche emozionarsi per essa.
Prima di cominciare la lettura, però, vediamo di fare un po’ d’ordine. I personaggi e interpreti della nuova commedia di Vitali sono: 1) L’Abramo Ferrascini, ferramenta di Bellano ma soprattutto campione locale di bocce, favorito alla semifinale di campionato in programma questa domenica a Cermenate (provincia di Como, un’oretta scarsa di auto dalla casa dell’Abramo a Bellano); 2) la Rosalba Spotti, moglie dell’Abramo e sorella de 3) La Fioralba Spotti, che da ragazza voleva sposare “il principe azzurro che la portasse via da Bellano”. E infatti lo poi ha trovato, solo che il principe azzurro l’ha condotta con sé nella Svizzera tedesca, a Lucerna, dove lui fa il cameriere in un albergo. Il principe azzurro è 4) l'Eraldo, che adesso, con il passar degli anni, non sta affatto bene. Ma nessuno sa che lui e la Rosalba, quando ancora erano promessi sposi ai rispettivi fidanzati, si sono scambiati un mezzo bacio; 5) Franz Kafka. A lui l’articolo determinativo prima del nome non lo mettiamo, non ci pare il caso. Ma cosa c’entra Kafka? E le sue mele? Be', questo proprio non lo possiamo svelare: rovineremmo tutto il divertimento. Possiamo solo anticipare, attraverso le parole del Vitali medesimo, che l'aneddoto biografico su Kafka raffigurato in questo romanzo è ispirato a un fatto realmente accaduto, seppure in parte riadattato all’esigenze narrative.
Naturalmente il cast di Le mele di Kafka è gremito di tanti altri personaggi, tutti simpatici, ed è questa come sempre è la vera forza propulsiva del romanzo di Vitali.
Dunque, succede questo: al povero Eraldo, che sta appunto in Svizzera, hanno dato pochi giorni di vita. I medici svizzeri - gente precisa, si sa - hanno persino calcolato quante ore mancano al decesso: quarantotto. La Rosalba, in questo momento difficile per la sorella, vuole a tutti i costi andare a trovarla (per star vicina a Fioralba ma forse anche per dare, di nascosto, un ultimo bacio al cognato con cui, da ragazza, aveva quasi avuto una tresca mai dimenticata). E l’Abramo deve per forza accompagnarla in macchina. Il problema è che domenica l’Abramo ha la partita di bocce più importante della sua vita, e Lucerna non sta mica dietro l’angolo, specie se ci si va con un’automobile del 1958 e non si conosce nemmeno tanto bene la strada… Riuscirà a tornare in tempo?
Uno spassoso Vitali "on the road", sulla via per il passo del San Bernardino e Cermenate, con un delizioso cameo dello scrittore praghese. Un bel libro che aiuta a ridere delle cose umane con una dolcezza d'altri tempi.