Sorta di Haiku, il componimento poetico del Giappone del XVII secolo, i versi che compongono la silloge "Le mie follie" sono quasi sempre brevissimi e, nel contempo, profondi e toccanti. Così quello di Pinarello nel ripercorrere le strade degli antichi lirici nipponici non è un vezzo, ma una scelta sentita e meditata che gli premette di esprimere in pieno la sua interiorità. Tuttavia non c'è niente di antico nelle poesie di Alessandro Pinarello, che, per scelta stilistica e contenuto, spiccano, al contrario, per attuale modernità. Qui troviamo sentimenti, passioni, speranze, sconfitte ma anche vittorie in un percorso intimo che l'autore ci svela passo dopo passo, pagina dopo pagina.