"Il perfetto intrigo creato da Laclos nel suo unico romanzo è stato definito in molti modi: una partita a scacchi, un trattato di strategia erotica - non bisogna dimenticare che Laclos era ufficiale d'artiglieria e terminò la sua carriera come generale napoleonico -, un balletto del Desiderio e della Vanità, un monito di virtù, un incitamento al vizio. Certo nei ""Legami pericolosi"" c'è un po' di tutto questo: una concezione profondamente pessimistica dell'ìuomo, che ha avuto superbe espressioni letterarie, da La Rochefoucauld a Stendhal, e una vena libertina tipicamente settecentesca. Giorno dopo giorno i due predatori, la marchesa di Marteuil e Valmont, tessono la rete micidiale per le tenere vittime predestinate, Cecilia e la signora Tourvel. Nulla è lasciato al caso, alla fantasia; ogni azione è sottilmente calcolata, premeditata con volontà lucida e inflessibile dai due protagonisti, che coscientemente creano e recitano il proprio personaggio, spinti da passioni che sono insieme le più fredde e le più roventi, le passioni dell'intelligenza. ""Da tutti i lati quest'opera mostra la compattezza di un cristallo"", scrive Giovanni Macchia nella sua introduzione ""non ha una carie, una scalfittura, un segno nero""."