Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. E così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l'unica "eccellenza" che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un'incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l'identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.
un libro sicuramente molto affascinante, con un* protagonista difficile da comprendere e con cui ho faticato ad entrare in empatia. ciò secondo me non va a togliere alla narrazione, ho trovato molto interessante imparare a conoscere piano piano l* protagonista
Lei che divenne il sole
trelkovski - 08/12/2021 21:05
4/
5
Lei che divenne il sole: tra genere, sessualità, discriminazione sessuale e razziale, classismo, misoginia e tanto altro; ecco il fantasy storico che mi ha conquistata.
Lei che divenne il sole si sviluppa nel contesto storico della Cina tra il 1271 e 1368, dove i Mongoli, conquistatori dell'Asia Centrale, combattono con le forze ribelli. Come potete immaginare, il contesto storico è fortemente patriarcale e classista, e questo rende molto interessanti le tematiche trattate.
Il personaggio principale, Zhu, è una rivisitazione interessante del personaggio storico conosciuto come Zhu Yuanzhang, il primo imperatore della dinastia Ming. Inaspettata la piega magica che si intravede in questo fantasy storico, dove possiamo incontrare fantasmi e magia.
La protagonista (e ne parlo al femminile perché è così che lei si rivolge a sé stessa) all'inizio del romanzo, è una bambina che caccia lucertole, topi e grilli per potersi sfamare da sola. In una famiglia di contadini vittima della crisi e della povertà assoluta, a suo fratello, Zhu, è stato predetto un destino di eccellenza. A lei, nulla.
Donna, povera e che vive di stenti, la bambina senza nome vedrà morire il proprio padre e il proprio fratello davanti ai suoi occhi. E dinanzi alla loro morte, lei sceglie la vita. Una vita da donna, però, non sarebbe possibile, sarebbe "nulla". E allora decide di prendere il nome di suo fratello, la sua identità, il suoi destino e farli suoi. Diventerà Zhu, e affronterà un enorme percorso alla ricerca della perfezione, dell'eccellenza, ma sopratutto di sé stessa e della propria identità.
Un secondo punto di vista è quello di Ouyang, che a differenza di Zhu è un personaggio fittizio. In assoluto il mio preferito tra tutti i personaggi di She Who became the Sun, Ouyang è l'ultimo sopravvissuto di una famiglia massacrata, e ora è schiavo degli stessi carnefici che lo hanno mutilato. Ma la sua posizione è quella di Generale dell'esercito di Yuan, ed è arrivato a provare un affetto contorto nei confronti di colui che dovrebbe essere il suo carceriere. La vendetta è la scintilla che lo spinge ad andare incontro al suo destino, e i cammini di Ouyang e Zhu si intrecceranno indissolubilmente. "Il simile attrae il simile." Questo viene detto diverse volte nel corso del romanzo. Una donna nei panni di un uomo, alla costante ricerca di sé stessa, e un uomo che viene visto come una donna, alla costante ricerca di vendetta.
Si esplorano, quindi, attraverso questi personaggi, tesi importantissime e vastissime come genere, sessualità, discriminazione sessuale e razziale, classismo e misoginia. Lei che divenne il sole è potente e complesso, un libro senza eroi, dove tutti commettono atrocità per raggiungere il proprio scopo, il proprio destino.
Eppure, benché sia un romanzo forte e con tematiche importantissime, non sono riuscita ad apprezzarlo del tutto, probabilmente a causa dello stile dell'autrice, che ho trovato fin troppo tagliente. A tratti la caratterizzazione dei personaggi è eccezionale, mentre in altri tende a essere più fredda, quasi meccanica. Tra i due principali, ho preferito in assoluto Ouyang, sarà che ho un debole per i personaggi che cercano vendetta? Chissà.
Comunque, promosso anche se non a pieni voti. Una lettura molto bella che tratta e sviscera in modo originale tematiche importantissime e attuali. Vale la pena leggerlo anche solo per questo.
Lei che divenne il sole
chiaraeisuoilibri - 01/12/2021 13:08
4/
5
Un libro avvincente, fuori dalla mia comfort zone ma pur sempre bellissimo.
Ho trovato la protagonista forte e determinata, pronta a tutto pur ottenere l'eccellenza, anche a prendere l'identità del fratello morto e a cercare il suo posto nel mondo.
All'inizio ho fatto un po' fatica a immergermi nella storia a causa dei pochi dialoghi ma superate le prime pagine la storia comincia a scorrere meglio e a coinvolgerti nel pieno della rivolta contro i Mongoli.
Insomma, un ottima riscrittura di un evento storico in chiave fantasy.
Miriam Camillò - 04/07/2022 11:06
trelkovski - 08/12/2021 21:05
chiaraeisuoilibri - 01/12/2021 13:08