Il romanzo è ambientato a Mosca nel 1993, anno di profondi cambiamenti economici e sociali, successivamente al crollo dell'Unione Sovietica. In quel periodo russi, europei ed americani cercavano di accaparrarsi parte delle ricchezze della nazione, approfittando della relativa debolezza dello stato centrale, impegnato in un epocale processo di riorganizzazione che porterà, qualche anno dopo, all'odierna "Russia di Putin". Materie prime, oggetti d'arte, industrie erano "l'osso" che si contendevano i nuovi borghesi russi e investitori occidentali con pochi scrupoli. In questa storia, una finestra di dieci giorni "che avrebbero potuto sconvolgere il mondo" centrata nei drammatici eventi della rivolta organizzata dal Partito Comunista nei primi giorni di ottobre, si narra il tentativo di recupero e trafugamento.