Dal giorno della sua prematura scomparsa, nel 1971, Jim Morrison è uno dei miti più duraturi della storia del rock. Purtroppo lo stereotipo del 'vivi veloce e muori giovane' è stato fatto suo dal cantante dei Doors in modo totale, con un'esistenza spesa creando grande musica, belle poesie ma anche travolta da dosi massicce di stupefacenti e alcol. Eppure, proprio come James Dean, Jim Morrison continua a essere scoperto e amato a ogni cambio generazionale e la sua figura campeggia ancora nei poster delle camere da letto dei ragazzini del Terzo Millennio cosí come lo era negli anni Sessanta. E i dischi dei Doors tornano immancabilmente ai vertici delle classifiche ogni volta che esce una nuova raccolta. Anche il mondo di Hollywood non è stato immune a questa figura, tanto che Oliver Stone gli ha dedicato un controverso film. Ma il mistero che ha circondato la sua morte (nessuno ha mai visto il cadavere del cantante, morto a Parigi) ha dato vita a una curiosa aneddotica, paragonabile a quella di Elvis Presley, tanto che ancora oggi qualcuno sostiene di averlo visto in giro per qualche città del mondo. Questo libro, dopo anni di speculazioni e gossip, fa finalmente luce sulla figura di Morrison e sulla musica del suo gruppo, in quanto l'autore, Ray Manzarek, era il tastierista e il principale arrangiatore della musica dei Doors, nonché amico personale di Morrison. Dai primi concerti al leggendario Sunset Strip di Los Angeles, dai primi successi discografici come Light My Fire fino agli ultimi turbolenti concerti del gruppo che videro Morrison arrestato per atti osceni in pubblico, questo libro racconta i dietro le quinte della loro storia di musica e di amicizia, mettendo a tacere una volta per tutte i tanti pettegolezzi, e spiegando cosa si celava dietro a quelle visioni musicali ricche di mistero e di innovazione.