In Bassetti non c'è solo una spasmodica volontà di fare pittura per esigenza di vita e di sfogo di passioni ma, anche e forse soprattutto, per dar sfogo a quell'attività di studio "matto e disperatissimo" che lo ha assalito fin da ragazzo, e per colmare quella sete di saperne, di arte e di semiotica, più di ogni altra cosa al mondo, riempendo di conoscenza quel suo mondo già colmo di vibrazioni e sensibilità, di paure e di certezze, di amori e di affetti, così come di lontananze e solitudini.