"Non ci resta che ridere, care madame sbatterflay. Anche se lo spread sale e il walter scende, e a noi rimane solo il bandolero stanco, il nostro bell'addormentato nei boxer. Anche se in tempi di vacche magre (beate loro!), i politici fanno a gara a chi la combina più grossa, se Emi(nens) non paga l'Imu, il Berlu alza i tacchi, e l'uomo del Monti dice no. Se siamo passati dall'onorevole Bocchino all'onorevole Passera. Se certa gente non sa più cosa inventarsi: lo scaldawalter e il pisciavelox, i preservativi firmati e il certificato di garanzia per la jolanda. Se Belén va con Belìn, Carlà è sempre più snob e George Clooney sempre più tronco di pino." Ci deve essere un motivo per cui Luciana Littizzetto è la comica più letta d'Italia.
Forse perché nessuno, come lei, riesce a mettere a fuoco i nostri grandi difetti e le nostre piccole debolezze. Perché nei suoi monologhi sono ugualmente nudi il re e tutti i suoi sudditi. Perché, anche in questo nuovo libro, parlando della jolanda e degli altri paesi bassi, crea una visione del mondo (una walterschauung) tutta sua, capace di compiere un miracolo: farci divertire anche quando non c'è proprio niente da ridere.
2012 e la storia si ripete. Stessa solfa di quattro anni prima, stesse battute, stessi argomenti, stesso modus operandi di una Littizzetto che stanca e spesso annoia con la solita regolarità della Marcuzzi, gli uomini di Eli, George, la Carlà Brunì ecc Qui dominano Monti e le sfumature di grigio e si ride sempre meno. Risatine al Ken con la chierica e che si misura la pressione e rispetto quando si afferma che un uomo che picchia una donna in realtà non lama. Convintissimo anchio. Per il resto, senza infamia e senza lode.
Madama Sbatterflay
Antonino Rando - 04/04/2013 19:13
3/
5
Più "tagliente" del primo ("Sola come un gambo di sedano"), ma sempre un pò "rompina" come direbbe la Luciana. Piacevole e scorrevole nella lettura non supera il mio 6 1/2 .
Antonino
Antonio Mascia - 13/05/2015 02:33
Antonino Rando - 04/04/2013 19:13
melissa_89 - 23/01/2013 11:29