A differenziare profondamente la cultura Giapponese da quella occidentale è anche il diverso approccio che gli orientali hanno nei confronti delle opere letterarie, fumetti inclusi, al punto da dividere in categorie anche il target di riferimento delle stesse. Per accompagnare la crescita degli adolescenti - tenendo comunque in considerazione il pubblico più adulto - sono molto consigliati i manga seinen, un genere che negli ultimi anni sta regalando molte opere di qualità e che annovera fra i suoi più illustri esponenti titoli e autori di rilievo che hanno contribuito nel corso delle decadi a rendere grande il fumetto giapponese.
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Da un punto di vista meramente letterale, la parola Seinen indica un uomo giovane e, contestualmente, il suo accostamento ai fumetti vuole indicare tutte quelle opere dalla trama complessa e ben sfaccettata che lavorano molto nell'indurre il lettore a sviluppare un senso critico, facendolo riflettere su temi d'attualità con risvolti psicologici non indifferenti.
Naturalmente, l'intento viene a volte raggiunto anche grazie all'aiuto di certi stereotipi del genere (oppure la commistione con canoni di altri genere, come gli shonen o gli shojo), ma il punto di arrivo è sempre lo stesso: i manga seinen sono opere rivolte essenzialmente a un pubblico maschile giovane o in età universitaria fra le cui pagine è possibile riscontrare avventure che possono colpire il lettore oltre al semplice intento di intrattenerlo e divertirlo.
Come altri generi dei manga, le origini del Seinen risalgono alla rivista settimanale Weekly Manga Times, la quale pubblicava solamente opere che avessero come temi l'erotismo, la yakuza e l'introspezione psicologica, rivolgendosi a uomini di mezza età con un buon successo.
In questo filotto si introdusse presto la casa editrice Shueisha, che cominciò a chiamare questi lavori come manga Seinen, stabilendo di fatto la creazione del genere. Oggi, comunque, questa corrente fumettistica si sta pian piano edulcorando per via della fusione sempre più forte adoperata da alcuni autori. L'esempio lampante è l'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama che mischia molto bene elementi shonen e Seinen, riuscendo, con successo, a creare una storia epica piena di azione, combattimento e colpi di scena, affiancandola ad un grande lavoro di critica e riflessione sulla natura dell'umanità, le sue incoerenze, contraddizioni e imperfezioni.
Le caratteristiche distintive di un Manga Seinen rispetto ad altri generi non si esauriscono comunque solamente nei temi trattati e nell'introspezione psicologica, oltre che nell'invito a riflettere sugli argomenti. Ad essere particolarmente curato è anche il disegno oltre che i dialoghi e le impaginazioni; in particolare il tratto dei volti e dei luoghi è estremamente chiaro e marcato. Ogni tavola non viene mai riempita eccessivamente per paura di far perdere al lettore dettagli fondamentali: anche il lessico è ricercato e le conversazioni fra i personaggi o anche le semplici onomatopee racchiuse nei baloon sono frutto di attenta ricerca semantica, quasi che vogliano trasmettere una qualche forma di allegoria.
L'opera senza dubbio più importante nel panorama dei manga Seinen è Berserk del compianto Kentaro Miura: una storia dura e cruda, condita da disegni fantastici. Nella stessa direzione possono essere inquadrati Akira, ambientato in un mondo cyberpunk distopico dove dopo la terza guerra mondiale l'umanità non è più la stessa e infine Monster, un manga che racconta l'epopea di un neurochirurgo per fermare un pericoloso serial killer.