La nuova guida al Palazzo Ducale di Mantova restituisce al visitatore l'immagine di un monumento in divenire, che può offrire sempre nuovi scorci, nuove prospettive. Per sottolinearne la dinamicità plastica, la guida è pensata come una descrizione di blocchi aventi caratteristiche architettoniche omogenee e sono descritte anche aree che entreranno in futuro nel percorso di visita. Il Palazzo non è solo un vanto di Mantova: ne è l'essenza, che definisce e qualifica la città stessa. Alla vita del Palazzo concorrono quindi tutti i soggetti che agiscono sul territorio, facendo sì che il Museo goda di autonomia ma non soffra di isolamento. La guida dà conto di una situazione di una vivacità, negli ultimi anni, forse senza precedenti. Da una parte, l'incessante ricerca scientifica, che giorno dopo giorno chiarisce alcuni degli infiniti rebus che il Palazzo offre. Dall'altra, il fermento di lavori in corso, restauri e rifunzionalizzazioni di ampie aree dello sterminato edificio. La straordinaria importanza di un complesso palatino unico al mondo emerge in primo luogo dalle dimensioni imponenti, con una superficie coperta di oltre 30.000 mq. Ma il Palazzo Ducale di Mantova non è solo una chimera architettonica, la cui scala oscilla tra il monumentale, l'urbanistica e il paesaggio; non è solo la somma algebrica di metri quadrati e di edifici diversi, nati con grandi differenze altimetriche e di inclinazione planimetrica. È molto di più: è anche e soprattutto il depositario delle culture cresciute nei secoli a Mantova e delle loro relazioni con il resto del mondo. Ed è soprattutto la porta d'accesso a grandi emozioni e, quelle, non si possono misurare.