Fin dalla pubblicazione della prima edizione, uscita in Italia nel 1991, l'obiettivo del Manuale di bioetica era tenere conto dei diversi indirizzi morali esistenti nella società moderna. Ultimamente, soprattutto a causa delle innovazioni in campo tecnologico, le possibili interpretazioni di un dato problema medico si sono moltiplicate; Tristram Engelhardt ha sentito la necessità di una nuova edizione, non tanto un aggiornamento quanto un testo completamente nuovo e rielaborato, di questo libro che rappresenta la trattazione più completa di un tema diventato negli anni sempre più scottante. Nella sua analisi, Engelhardt parte dalla constatazione che non può esistere una morale unica: la visione etica varia da individuo a individuo per motivi culturali, religiosi o personali. Per poter rispettare ogni morale e, al contempo, confrontarsi con problemi pratici in ambito medico e sanitario, è necessario fondare una bioetica basata sul consenso e la collaborazione. Muovendosi in una prospettiva laica, ma rispettosa delle diverse etiche religiose, l'autore esamina tutti i grandi temi medici e scientifici che rientrano nel campo della bioetica: da eutanasia e aborto alla procreazione assistita, dal consenso informato tra medico e paziente nel trattamento terapeutico alle disparità economiche dell'assistenza sanitaria. Evidenziando caratteristiche e limiti delle varie bioetiche esistenti, Engelhardt fonda una metodologia medica più adatta alla nostra società.