"Questo libro è una novità nel percorso della Mazzantini. Il suo stile si è prosciugato mettendo in rilievo l'essenziale; le frasi, brevi o brevissime, spesso aforistiche, hanno un grande potenziale emotivo. Ognuna ci colpisce, e va ben meditata e assimilata. La narrazione, fotografando visioni di forte impatto simbolico, ci lascia immagini inconsuete e non dimenticabili." (Cesare Segre, Corriere della Sera) "Un piccolo libro su un'immensa catastrofe, una testimonianza del nostro tempo, piena di poesia." (BuchMarkt) "Come sempre Mazzantini trova le parole per esprimere il dolore e la sofferenza dei vinti, i dimenticati ai margini della Storia." (LeMonde) "'Mare al mattino' evita il facile sentimentalismo che spesso accompagna il dramma dell'emigrazione." (El Pais)
Avessi potuto dare un voto da 1 a 10, probabilmente avrei dato al libro un 6 o un 7, purtroppo come in tanti altri siti, i voti vanno da 1 a 5.
Do quindi 3 stelle perché la cosa che mi è piaciuta meno è stato il modo in cui lautrice ha scelto di scrivere questo libro, con tante frasi brevi che hanno reso la narrazione, in alcuni momenti, un po macchinosa.
Non voglio fare commenti riguardo la storia, anche perché in realtà cè poco da poter commentare o disquisire quando si parla di storie raccontate in questo modo nudo, crudo e violento, come un pugno allo stomaco.
In questo romanzo lautrice parla di tanti argomenti ed inserisce alcuni elementi capaci di far fermare il lettore a pensare
Asia Paglino - 19/02/2020 13:04