È una sera di nebbia, immersa nel silenzio. Il Tamigi scorre lento, là fuori, avvolto in un gelido sudario. Il comandante William Monk siede con la moglie accanto al fuoco quando l'arrivo inatteso di un visitatore lascia presagire guai in vista. Una donna è stata rapita lungo il fiume, e una somma enorme è richiesta al marito per il rilascio. Intenzionato a pagare, l'uomo conta sull'appoggio della polizia fluviale per consegnare il riscatto nel luogo indicato: Jacob's Island, uno dei più sordidi bassifondi londinesi. Non si tratta di un'isola vera e propria, ma di un intrico di canali sui quali sorgono edifici fatiscenti abbandonati al degrado. Raggiungibile da terra solo tramite un ponte e dall'acqua attraverso alcuni moli, è un labirinto in cui chiunque potrebbe perdersi, terrorizzato dalla marea montante che allaga tunnel e passaggi e ammorbidisce il fango. Tempo mezz'ora, al malcapitato riuscirebbe difficile mantenersi in equilibrio; dopo un'ora finirebbe risucchiato dal pantano. Un posto da incubo dove i più reconditi timori di Monk prenderanno corpo, trasformando un caso di sequestro in un'odissea infernale.