'Maredè, maredè' è dedicato alla memoria linguistica, e porpone una raccolta di 'sondaggi nel campo della volgare eloquanza vicentina', accumulando parole, espressioni, frasi in dialetto, e indagandone significati, usi, sfumature. Protagonisti 'l'uomo dialettale' e la sua lingua: l'uno e l'atra mobili, ironici, vitali.