"Verga non è né il 'primitivo" caro alla prima critica idealista, né un romantico che si smemora delle origini e narra antiche saghe popolari. E uno scrittore che si confronta con la modernità, con il progresso, con la civiltà metropolitana, e da questa soglia si volta a considerare con distacco e malinconia un mondo provinciale già in decomposizione." (Romano Luperini)