La fotografia è diventata per noi una presenza costante: segna le nostre vacanze, le nostre passeggiate, i momenti particolari. È naturale, dunque, che chi s'incammina sulla strada della meditazione possa ricorrere al linguaggio della fotografia, così come consiglia il monaco zen Thich Nhat Hanh quando dice: "I meditanti sanno da sempre di dover usare i loro occhi e il linguaggio del tempo a cui appartengono per esprimere la loro profonda comprensione".