"Purtroppo non possiamo affermare che in questi cinquant'anni la scuola abbia brillato per elaborazione culturale ed educativa sui grandi, drammatici eventi della storia contemporanea. Solo di recente si è avuto un significativo risveglio intorno ai temi dei vari olocausti del nostro secolo. Ciò documenta e al tempo stesso sollecita il presente volume, raccogliendo esperienze, percorsi didattici, riflessioni sulla scuola come luogo di trasmissione alle nuove generazioni della memoria del genocidio ebraico. Certo, la portata dell'evento-Shoah è complessa, variegata, tale da indurre a elaborare interpretazioni solo a lunga scadenza e attraverso un lavoro graduale di ascolto delle testimonianze e di raccolta del materiale. La Shoah è diventata, insomma, un grande libro della memoria. Ma se è vero che per fare coscienza della Shoah occorrono tempo e preparazione educativa, è pur vero che la memoria va sostanziata, soprattutto per le giovani generazioni, da un'attenzione altrettanto forte ai problemi del presente. Sarebbe un grave errore educativo indulgere sulla memoria del passato e lasciare i giovani soli ad affrontare le urgenze di oggi. La tematica della Shoah è, quindi, questione di recupero culturale, di ridefinizione dei fini dell'educazione, di ricomposizione dell'unità delle coscienze individuali e collettive attraverso l'opportunità di vivere esperienze significative e condivise".