È "maoista" ma va in chiesa, è devota al marito ma non rinuncia al collettivo femminista. Per merenda ti propina la solita rosetta con margarina e zucchero, ed è convinta che due colpi di battipanni ben assestati sul sedere non possano che temprarti il carattere. Insegna in una scuola di periferia e fa il bagno al mare anche in dicembre. Se le chiedi perché, ti risponde: lo so io. Se le racconti una cosa, ti risponde: lo so già. È la mamma di Francesco. Nato come una serie social a episodi, questo libro mette in scena una giocosa, inarrestabile dialettica tra madre e figlio che, tra una risata e l'altra, ci commuove.
La nostra recensione
– Devo chiedere al Signore perché mi ha dato te e non il figlio di signora Castía. – E cos’ha lui piú di me? – È morto.
Inflessibile, caustica, cinica e generosa, frivola e dolente: la mamma di Francesco ha sempre l’ultima parola. Proprio come tua madre. E proprio come la tua arriva dritta al cuore. Una serie di dialoghi folgoranti, irresistibilmente comici, che tessono il racconto di un’intera vita, anzi due: quella di un figlio e di sua madre, dall’infanzia fino a oggi. Con grazia estrema, ma senza sconti, Francesco Abate ha scritto la tragicommedia del rapporto sentimentale piú dolce e ingarbugliato di tutti.
Francesco Abate (Cagliari, 1964) ha pubblicato per Einaudi Stile Libero Mi fido di te (con Massimo Carlotto, 2007), Cosí si dice (2008), Chiedo scusa (con Saverio Mastrofranco, 2010) e Un posto anche per me (2013). È fra gli autori dell’antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014).
Francesco Abate nasce a Cagliari nel 1964 non come scrittore ma come disc jockey a Radio Alter all'età di 14 anni. Inizia così la sua attività radiofonica con dirette in stazioni come Radio Città, Radio Flash e Studio 96 con programmi di stampo musicale sul mondo indie.
Da quel momento avvia la carriera di organizzazione di importanti concerti e festival come il Flash Festival e Rock Area. Collabora come manager per alcune case discografiche curando alcuni gruppi musicali emergenti e facendo un po’ di talent scout. Dal